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PHOTOGALLERY- L’Assemblea dell’Associazione Pescatori di Bergamo, la relazione del Presidente e le foto dei premiati

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Alla presenza dei dirigenti dell’Utr Alberto Lugoboni e Alberto Testa e con la gradita presenza di due illustri ospiti come Lara Magoni, Delegato del Coni di Bergamo, e Paolo Franco, Presidente di Uniacque, si è svolta l’Assemblea dell’Associazione Pescatori di Bergamo alla Cittadella dello Sport cittadina. In allegato trovate le foto delle premiazioni della mattinata, insieme al lungo e deciso discorso del Presidente Imerio Arzuffi.

Un caloroso e cordiale benvenuto a tutti i Presidenti, Delegati delle società affiliate, pescatori aderenti all’Associazione ed ai graditi ospiti che hanno accolto l’invito a partecipare ai lavori della nostra tradizionale assemblea annuale.

Sono trascorsi già cinque anni da quella mia prima volta in cui, proprio questa Assemblea nell’affidarmi la propria fiducia mi elesse Presidente dell’ Associazione: traguardo importante e per me molto prestigioso, anche se tanto impegnativo e assai faticoso.

Ognuno di noi ha il proprio carattere ed il proprio stile anche nel rapporto con gli altri, ed io nonostante il mio sforzo quotidiano nel concentrarmi nel nuovo ruolo istituzionale e nel tentare di essere “più diplomatico”, come qualcuno mi suggerisce da sempre, sinceramente faccio fatica, molta fatica, specialmente quando mi sento “preso in giro”.

Faccio questa mia premessa perché questi ultimi mesi sono stati difficili ed impegnativi con attacchi non solo all’Associazione che rappresento, ma anche alla mia persona.

“Ci sarà sempre chi ti critica, l’unica cosa da fare è continuare ad avere fiducia,

stando attento a chi darai fiducia due volte”

Mesi difficili ma che comunque non hanno intaccato la valutazione positiva, sotto tutti i punti di vista, di quanto successo nel corso dell’anno 2018.

Valutazione complessivamente positiva, nonostante le problematiche siano quasi sempre le stesse: nuove centraline, minimo deflusso vitale, inquinamenti, bracconaggio, le consulte territoriali, regolamenti, piano ittico, tesserino segna catture, la burocrazia legata all’iscrizione all’albo CONI delle Associazioni Sportive Dilettantistiche, la posta certificata, l’incompatibilità delle cariche, la privacy e vari altri balzelli burocratici e a tutto questo aggiungo per ultimo, ma non per importanza, il rinnovo del Consiglio Regionale.

Le aspettative per il nostro sport e la nostra passione erano parecchie, prima degli ultimi avvenimenti politici ed il ricambio ai vertici dell’assessorato competente, ma purtroppo il cambiamento non ha sortito quella trasformazione e quel cambio di passo che tutti noi ci aspettavamo.

Ciò detto, specialmente in questo ultimo anno, qualcosa si è mosso: per il contenimento del Siluro e del Cormorano sono stati stanziati 90.000€ destinati agli enti locali ed è stato istituito un contributo di 100.000€ destinati alla vigilanza e incubatoi per i servizi svolti nell’anno 2018 dalle associazioni riconosciute (il contributo è stato così ripartito: Comitato Regionale F.I.P.S.A.S. 65.000€, UPBS 18.000€, UPSO 17.000€), e finalmente dopo le nostre ripetute lamentele e richieste è stata fatta una semina, anche se “misera”, di materiale ittico (trote fario e temoli), nei nostri fiumi e torrenti.

Ma è ancora troppo poco, ci vuole ben altro, noi sottolineiamo che manca un progetto consolidato che possa dare continuità e programmazione nel tempo, non si può continuare nell’incertezza, non si intravede nessuna prospettiva, nessun futuro.

Sono sempre più convinto che la mancanza di un costruttivo coinvolgimento e consultazione da parte delle istituzioni preposte nei nostri confronti sia un elemento di negatività e di incapacità nel saper cogliere opportunità che il territorio, l’esperienza e la conoscenza locale, possono trasmettere a coloro che poi le decisioni e le regole le devono scrivere e mettere in pratica.

L’esempio da non cogliere e riproporre sono proprio le composizioni e le rappresentanze all’interno delle consulte per la Pesca a livello locale, con un palese non rispetto delle giuste proporzioni tra numero di tesserati e numero di rappresentanti all’interno di questi organismi, che ricordiamo sono luoghi di confronto e consultazione con i maggiori rappresentanti delle Associazioni di Pescatori per i problemi e le decisioni in tema di pesca e non luoghi di confronto politico, per quelli chiediamo di utilizzare luoghi e tavoli diversi.

Non ci piace per nulla anche la modifica della normativa regionale sul riconoscimento delle nostre associazioni e il fatto che potranno essere tesserati anche i non pescatori: infatti la norma prima prevedeva che per far si che un’associazione fosse riconosciuta dovesse avere 4.000 iscritti in una sola provincia o 2.000 iscritti in varie provincie, tutti in possesso di licenza di pesca in corso di validità, mentre ora pare che l’unico vincolo sia quello che gli iscritti siano maggiorenni.

Il pericolo di questa scelta è che alcune associazioni possano avere al loro interno solo qualche pescatore ma che poi il resto degli associati siano amici, amici degli amici, parenti o persone appartenenti a enti di promozione turistica (agriturismi, B&B, circoli, ecc.) magari ignari di appartenere ad una associazione di pesca, e che avendo i numeri possano decidere il futuro della pesca, anche in palese disaccordo con coloro che la pesca la rappresentano e la rappresentano davvero, perchè al proprio interno trovano posto migliaia di iscritti pescatori con le loro conoscenze, con i lori dubbi, con le loro giuste richieste.

Se il giochetto è quello di raccogliere più adesioni e iscrizioni possibili, anche noi siamo bravissimi nel farlo, magari con associazioni “satellite“ il cui costo di adesione è solo di qualche euro tesserando mogli, suoceri, fratelli, sorelle, nonni, amici, amici degli amici, appassionati di pesca di caccia e che ne so io di funghi e cucina per poi pretendere un rappresentante nelle consulte, affiancando cosi i rappresentanti F.I.P.S.A.S., associazione già riconosciuta.

Bene, noi tutti questo non lo vogliamo, chiediamo solo il rispetto della rappresentanza, vogliamo solo che i rappresentanti delle associazioni della Pesca siano persone del nostro mondo che conoscano i nostri problemi e che siano da stimolo e da confronto sui temi e sulle decisioni che le istituzioni prenderanno in ordine alla Pesca e alle sue regole di gestione.

Rammento che in ordine al nuovo assetto imposto da Regione Lombardia, siamo l’unica Provincia al cui interno ricadono sei bacini, di cui solo due di nostra intera competenza, mentre gli altri sono condivisi con altre Provincie.

Anche per questo motivo il nostro apporto nei tavoli a cui siamo stati chiamati, è stato sicuramente un lavoro non semplice, complesso e talvolta snervante anche perché, in relazione alle ragioni sopra richiamate, come F.I.P.S.A.S. non abbiamo la maggioranza di rappresentanza per poter imporre le nostre posizioni ed idee e spesso queste rappresentano la giusta mediazione frutto anche dall’apporto di considerazioni di altre associazioni poco, per non dire nulla, rappresentative dei Pescatori Bergamaschi.

A questo proposito voglio ringraziare il nostro attuale consigliere e rappresentante Giampaolo Casari per il lavoro e la dedizione dimostrata non solo in ambito delle varie consulte ma anche come coordinatore della vigilanza che con estrema precisione svolge il proprio compito come potete constatare nel leggere la sua relazione inerente l’attività volontaria di vigilanza F.I.P.S.A.S.

Registro un fastidio ed un personale disappunto nei confronti di tutti coloro che pur di raccogliere un minimo di visibilità, specialmente sui social, confondono ruoli, compiti e competenze addossando responsabilità e colpe alla nostra Associazione o alla F.I.P.S.A.S. in generale spesso con accuse gratuite ed infondate negando talvolta anche l’evidenza.

Capisco e capiamo, che gli interessi economici che stanno dietro alla gestione dei bacini di pesca hanno fatto ingolosire parecchie anime, siano esse nuove Associazioni dell’ultimo minuto (quelle per intenderci dal costo di tesseramento di 1€), siano essi pseudo portatori di interessi territoriali, ma una cosa è certa: noi non staremo immobili e zitti di fronte a qualsiasi scempio e attacco al mondo della pesca.

Questo non significa non prendere posizioni o decisioni spesso anche combattute, ma siamo tutti coscienti e consapevoli che alcune cose devono cambiare o comunque essere discusse ed i temi relativi all’istituzione del libretto segna catture, della diminuzione dei capi giornalieri, dell’aumento della misura minima della trota fario a 25 cm. piuttosto che la misura dell’ibrido di trota Marmorata a 40 cm. ne sono solo alcuni esempi.

Il rispetto e la salvaguardia della nostra fauna ittica, sono alla base del nostro futuro.

Siamo consapevoli che il percorso intrapreso in questi ultimi anni, è difficoltoso ed impegnativo, siamo infatti coscienti di poter e dover cambiare, talvolta anche radicalmente, la mentalità di molti di noi che ancora oggi pretendono di cestinare tutto il catturato.

Molti pescatori devono essere consapevoli che una presenza considerevole di pesci nei nostri fiumi è strettamente legata anche ai nostri corretti comportamenti quotidiani, spetta solo a noi decidere.

Ovviamente questo rappresenta un fattore importante e dominante del problema ma non è il solo. Vi sono altrettante considerazioni di contorno, che necessitano di decisioni altrettanto forti e decisive.

I temi della qualità e della quantità dell’acqua, di un corretto piano ittico, di adeguati incubatoi e piani di semina, di lotta al contenimento di animali infestanti, quali il cormorano, e di una costante ed attenta vigilanza sono di fondamentale importanza per il nostro obiettivo.

I controlli e la tutela dell’ambiente sono un requisito necessario e doveroso per poter salvaguardare i nostri fiumi e per poterci permettere di vivere la nostra passione in armonia con l’ambiente.

Il rispetto della fauna ittica deve prevalere su tutto, anche su interessi economici o politici.

E proprio in funzione di questo ultimo ragionamento, voglio personalmente ringraziare tutti i responsabili degli incubatoi che con il loro immenso lavoro, spesso poco o per nulla gratificato, hanno fatto sì che nel corso del 2018 si potessero immettere nei nostri fiumi un numero considerevole di avannotti di trota fario di ceppo mediterraneo, marmorate, salmerini di lago e trote lacustri.

Il dettaglio del tipo di avannotti e delle quantità prodotte li troverete nella relazione specifica riguardante la gestione degli incubatoi, ma quello che mi preme evidenziare è che questi volontari lavorano anche per i pescatori e per quelle persone ottuse, ignoranti, presuntuose, ma anche arroganti che non vogliono ammettere che F.I.P.S.A.S. Bergamo è anche questo.

I Cormorani e il pesce Siluro stanno creando dei seri problemi e finalmente la regione si è presa carico di questo tema, emanando un decreto per il contenimento di queste specie invasive.

Il piano di contenimento del siluro non ci vede direttamente coinvolti, mentre altre provincie sono invece coinvolte ed intervengono anche in acque a noi confinati come il fiume Oglio, Adda, Serio e del Lago d’Iseo.

Purtroppo non è stato inserito il Lago di Endine e il fiume Cherio dove comunque il problema del siluro esiste.

Esprimere un mio parere anche personale sulla questione del siluro, mi torna difficile perché in ogni caso verrebbe presa come posizione dichiarata visto che rappresento una Federazione, ma come pescatore ritengo che un pesce è sempre un pesce, dover scegliere tra autoctoni e alloctoni dipende sempre dal contesto in cui si parla: se si parla di fiume Po togliere gli alloctoni vuol dire non avere quasi più pesci, se invece si parla di altri fiumi questa specie di sicuro sta creando dei problemi, che vanno ad aggiungersi agli inquinamenti, al bracconaggio ed al cormorano.

Altro problema, come accennato sopra, sono i cormorani divenuti ormai specie stanziale. Questa specie appartenente agli uccelli ittiofagi come l’airone e gli svassi fa più danni del siluro perché oltre alla presenza massiccia nella zona della bassa bergamasca, raggiunge con molta facilità zone montane in acque principalmente adatte ai salmonidi.

Come molti di voi avranno letto sui giornali la Regione ha emanato un piano di contenimento di questa specie ittiofaga in proporzione del 10% degli esemplari censiti sul territorio Lombardo e quindi circa 900 esemplari di cormorani dovevano essere abbattuti.

Ad oggi , la provincia di Bergamo risulta fra quelle che non hanno programmato un piano di abbattimento, non sono a conoscenza delle reali motivazioni.

Una riflessione anche sul tema del bracconaggio, fenomeno sempre più dilagante, che non riguarda solo la posa di reti abusive ma anche la questione della detenzione di capi fuori misura ed in numero superiore al consentito o la pesca in tempo di divieto.

Spesso sento dire di un fenomeno in evoluzione e legato a persone provenienti dall’estero, ma non vi nascondo che talvolta molte di queste sono persone che vivono e risiedono nei nostri territori: vedi le reti messe nelle riserve di pesca o in prossimità della riva in zone dove non è consentita sul lago d’Iseo, catture con la bilancella nel momento della riproduzione del Coregone, dell’Agone, pesci Persici e Lucci.

A nostro giudizio, ci vorrebbero delle pene e sanzioni molto più severe, con possibilità di revoca della licenza di pesca per almeno 5 anni, in caso di violazioni da parte di pescatori di professione.

Ricordo che il nostro sevizio di Vigilanza Ittica Volontaria è un servizio di supporto ed integra quelle che sono le reali competenze e responsabilità in tema di vigilanza.

Il 98% delle acque in Provincia di Bergamo non sono acque convenzionate F.I.P.S.A.S., tranne i circa 5 km di fiume Adda dalla località Salice al confine della provincia di Milano (200 metri a monte della diga RETORTO).

Non vogliamo di certo sottrarci ai nostri compiti, che ricordiamo sono su base volontaria, ma non vogliamo neppure sostituirci agli organismi che per legge sono preposti a tali compiti, non abbiamo le risorse economiche ed i mezzi sufficienti per contrastare questo fenomeno, in special modo sui laghi.

Riteniamo comunque preziosa la collaborazione di tutti i pescatori nel segnalare e denunciare tempestivamente ed in modo preciso ogni e qualsiasi abuso ed illecito.

A tal proposito al fine di contrastare al meglio questo fenomeno, chiederemo a breve un incontro con il Comando territoriale dei Carabinieri di Bergamo visto il protocollo d’intesa fatto a livello nazionale fra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e F.I.P.S.A.S., per redigere e concordare un sistema operativo di collaborazione anche a livello provinciale per rafforzare e contrastare al meglio il bracconaggio.

Voglio ringraziare in questa mia breve relazione il Dott. Alberto Lugoboni ed il referente sulla pesca Alberto Testa di UTR Bergamo di Regione Lombardia, che ci hanno concesso la fiducia e nuovamente la possibilità di gestire i campi di gara fissi anche per l’anno 2019 fino all’entrata in vigore della gestione dei bacini, soluzione direi ottimale per entrambi.

Ricordo inoltre che il tesserino segna catture per pescatori ricreativi che doveva andare in vigore dal 01/01/2019 è stato posticipato al 01/01/2020 con una modifica alla legge Regionale, mentre è stato recepito ed attuato il libretto segna catture per i pescatori di professione.

Una riflessione va fatta anche sulla questione delle nuove centraline.

Ultimamente sono stato invitato a un tavolo di lavoro per la nuova centralina che dovrebbe essere posta a Zogno in località SIRCIA sul fiume Brembo, tratto adibito a campo di gara fisso. La cosa mi sembrava strana, era parecchio tempo (per l’esattezza cinque anni) che non venivamo invitati ai tavoli di lavoro ma ben presto ne ho capito il perché.

Non entro nei particolari, ma giusto per informativa oltre a noi erano convocati altri enti, ma guarda caso quel giorno non c’erano, in pratica ero presente io, il vice sindaco di Zogno, il rappresentante della ditta della concessione, la rappresentante di UTR Bergamo e il rappresentante delle risorse idriche Provincia di Bergamo.

Prima della votazione ho messo a disposizione le foto dei danni arrecati alla fauna ittica della centralina di Alzano e di Ponte San Pietro, esprimendo da subito la mia contrarietà non solo a questo progetto ma a tutti quanti i progetti che verranno in futuro. A questo punto e solo dopo aver espresso il mio parere, il rappresentante delle risorse idriche mi ha comunicato che ero stato convocato solo come auditore e non avevo diritto al voto.

In quel momento ho capito che lo scopo della mia presenza, serviva solo a giustificare un coinvolgimento anche dei pescatori, così da poter far passare il messaggio che anche F.I.P.S.A.S. era d’accordo.

Sono tutti bravi sui vari social, a puntare il dito e a rivendicare, ma al momento pratico tutti zitti e muti: comuni, comunità montane, WWF, Ambientalisti, Comitati vari.. L’unica associazione che ci ha messo la faccio siamo stati noi.

Resta sempre molto problematica la centralina di Alzano Lombardo per la quale ci siamo mossi ufficialmente cercando di coinvolgere anche il Sindaco di Alzano Lombardo, per una denuncia alla Procura della Repubblica per danno ambientale.

A tutt’oggi nonostante gli incontri con un suo delegato Assessore, non abbiamo avuto riscontri nonostante le promesse di un concreto interessamento e risposta entro il mese di Gennaio.

Aspettiamo fiduciosi.

In merito alla questione del Deflusso Minimo Vitale, visto che la sperimentazione è scaduta il 31 dicembre 2017 si sperava in alcune risposte.

Nulla è cambiato e tutt’oggi non abbiamo documentazioni o riscontri che ci possano dare dei dati certi o informazioni su quando andranno in funzione i controlli del deflusso minimo vitale.

Continua lo scempio perpetrato a danno dei nostri fiumi per lavori in alveo, eseguiti senza controlli da parte degli enti preposti, in certi casi, in periodo di riproduzione e in altri casi senza recuperi ittiogenici con asportazione di ghiaia e di massi grossi presenti nel letto del fiume adoperati in seguito per rinforzare le sponde. Questo è successo e sta succedendo sul fiume Brembo a Villa D’Alme.

A tale proposito si sono mosse direttamente, anche con il nostro sostegno, alcune società e pescatori locali con un documento inviato al Dirigente dello STER Dottor Alberto Cigliano per quanto sta succedendo, non solo denunciando i fatti ma anche con proposte concrete su come risolvere alcune questioni.

Anche su questo argomento, seguiremo con molta attenzione l’evolversi della situazione.

Nel 2018 abbiamo sottoscritto con Uniacque un significativo ed importante accordo, anche sotto l’aspetto economico, a sostegno del progetto ”Alla scoperta dei fiumi e dei laghi Bergamaschi” questo ci ha permesso di ampliare il numero di scuole partecipanti.

Non nascondo la soddisfazione che mi sta dando questo progetto, che pur incontrando degli ostacoli, vedi il discorso della privacy e delle coperture assicurative, non si ferma.

Per questo ringrazio il Presidente di Uniacque Dottor Franco Paolo, i nostri consiglieri Casari Giampaolo, Cortinovis Ivan, Rossignoli Mariano, il Dottor Mutti Michele e tutte le guardie volontarie F.I.P.S.A.S. che con il loro impegno e sostegno rendono possibile tutto questo.

Alla consulta Nazionale riunitasi a Roma il 30 novembre e 1 dicembre sono stati trattati molteplici argomenti:

Modifiche tecniche alla convenzione F.I.P.S.A.S./ASSOCIAZIONI

Specifiche nuove direttive europee sulla Privacy

Istituzione e chiarimenti in merito alla tessera Amatoriale valida nei centri convenzionati F.I.P.S.A.S.

Chiarimenti ed informazioni legate all’iscrizione al CONI

Posta certificata obbligatoria per le A.S.D.

Riordinamento servizio Vigilanza Ittica Nazionale

Non entro nuovamente nello specifico degli argomenti perché già in questi mesi ho avuto modo di discuterne con tanti di Voi, ma una specifica spiegazione sulla nuova tessera AMATORIALE va data, anche se ad oggi in provincia di Bergamo non ci sono i centri convenzionati F.I.P.S.A.S..

La tessera amatoriale può avere due diversi costi: una costa di 5,00€ e l’altra 10€.

Oltre alla copertura assicurativa per l’intestatario (che è presente in entrambe le tessere) ci sono differenze nei servizi che esse offrono:

Quella da 5,00€ darà la possibilità di accedere ai centri convenzionati F.I.P.S.A.S. (C.C.F.) per usufruire dei servizi come bar, ecc. ma non da il diritto di pesca. La suddivisione della quota è così ripartita: 4,00€ alla Federazione Nazionale per copertura assicurativa e 1,00€ alla Sezione Provinciale;

Quella da 10,00€ oltre a tutti i servizi uguali a quelli offerti dalla tessera da 5,00€, aggiunge la possibilità di pescare solo ed esclusivamente in quel centro convenzionato. La quota è così ripartita: 4,00€ al gestore o società gestore del lago, 1,00€ alla Sezione Provinciale e 5,00€ alla Federazione Nazionale.

Una nota positiva è giunta da parte della Sezione Nazionale e dall’Ufficio delle Entrate e riguarda l’esenzione dell’imposta di bollo su alcuni documenti legati alle Associazioni Sportive Dilettantistiche.

Non si registrano cambiamenti in ordine ai costi del tesseramento e dell’affiliazione per l’anno 2019.

Alcune novità invece in tema di normative europee sulla privacy.

E’ necessario aggiungere sui bollettini postali di pagamento della tessera federale la frase “Ho preso visione dell’informativa Privacy sul sito F.I.P.S.A.S. (www.fipsas.it)”, mentre per quanto riguarda il tesseramento diretto fatto in Sezione Provinciale o presso le società affiliate sarà obbligatorio far leggere l’informativa sulla privacy e far firmare al tesserato la presa visione del stesso.

Ricordo che il referente del trattamento dei dati sensibili è il Presidente di Società.

Il tesseramento 2018 ha visto un calo più contenuto, rispetto al 2017, di circa 120 tessere adulti mentre si registra un lieve aumento di circa 80 tessere federali per i giovani.

Questo dato ci porta a rivedere il bilancio di previsione 2019 pur cercando, come sempre, di mantenere gli stessi servizi e attività degli anni passati.

Analizzare le cause per la perdita di diversi tesserati adulti non è operazione semplice, il nostro impegno è quello di lavorare sempre al meglio. C’è da dire comunque che il calo degli atleti rispetto all’anno scorso può aver notevolmente influito sul pari calo delle tessere federali.

Confortante è invece l’aumento dei tesserati nel settore giovanile, anche grazie alla disponibilità dei nostri volontari che sono riusciti a portare comunque avanti i progetti programmati nel corso del 2018.

Per l’attività agonistica 2018 leggerete nella relazione del responsabile del settore quanto si è fatto. Sottolineo comunque che i nostri atleti si sono messi in luce conquistando vari titoli Mondiali e Nazionali che danno quel prestigio e orgoglio alla nostra Associazione e sono: il titolo Mondiale per club di pesca alla trota con esche naturali in torrente conquistato dalla società A.S.D. Club Pesca Valle San Martino che bissa il titolo del 2015 conquistato in terra Bulgara, al terzo gradino del podio di questo mondiale sale la società A.S.D. Valle Imagna con scuola pesca Campione del mondo del 2017 in terra Francese, la soc. A.S.D. Molinello ha vinto il Campionato Italiano a squadre specialità Spinning, sempre la soc. A.S.D. Valle Imagna con scuola di pesca è diventata Campione Italiano trota torrente con esche naturali nel trofeo eccellenza Nord, la soc. A.S.D. Calventianum ha vinto i Campioni Italiani a BOX di pesca alla trota in lago con esche naturali e poi ci sono i Campioni Italiani Individuali nelle varie specialità conquistati da Bertolini Micol Campionessa Italiana Dame, Pellegrini Emanuele Campione Italiano Promozionale trota torrente con esche naturali, Malzanni Giuseppe Campione Italiano Master trota torrente con esche naturali, Sireci Daniele e Giunti Daniele Campioni Italiani a coppie Predatori da natante e Morelli Luciano Campione Italiano di attività subacquea nella specialità DYN pinne.

Anche per l’anno 2018/2019 il Consiglio Direttivo ha deliberato di proseguire la collaborazione con il quotidiano L’Eco di Bergamo contribuendo con una quota pari al 60% al pagamento del rinnovo delle adesioni per tutte le società che volessero sottoscriverne l’abbonamento del Giovedì.

Per ampliare la nostra visibilità abbiamo mantenuto la pagina sportiva del giovedì, inoltre abbiamo ottenuto la possibilità di avere una pagina tutta nostra, saltuariamente sempre il giovedì nella pagina della Provincia, sulla quale poter pubblicare ed evidenziare le nostre attività non agonistiche, i progetti, le aspettative, le nostre opinioni e la possibilità di poter rispondere o dare il nostro parere rispetto a certi articoli nei quali veniamo coinvolti e citati.

Come avete potuto constatare abbiamo rivoluzionato ed aggiornato nella grafica il nostro sito internet: per stare al passo con la tecnologia ogni due anni il sistema va aggiornato.

È doveroso, da parte mia e di tutti, ringraziare di cuore coloro i quali hanno sostenuto e reso possibile tutti i progetti prefissati per il 2018 grazie al proprio impegno di volontariato e mi riferisco alle nostre Guardie Ittiche Volontarie che hanno operato in tutti i campi dalla sorveglianza agli interventi di recupero ittico per criticità ambientali, dall’immissione di materiale ittico alla didattica ambientale nelle scuole.

Continuiamo nei ringraziamenti con il Dott. Mutti Michele e con il nostro consigliere Rossignoli Mariano per la Didattica Ambientale nelle scuole, al Dott. Masper Simone addetto alle comunicazioni, a tutti i negozianti che sono stati un insostituibile sostegno per le nostre attività, ai gestori dei C.P.P. dove, grazie alla loro disponibilità e cortesia possiamo svolgere le nostre attività sportive, a tutti i Giudici di Gara che ogni domenica sono presenti alle nostre manifestazioni e alla nostra segretaria Daniela divenuta ad tutti gli effetti il vero perno della Sezione, e tutto il Consiglio Direttivo per il sostegno dimostratomi in questo periodo, e per ultimi ma non certo ultimi ringrazio tutti coloro che rinnovando la tessera Federale ci hanno rinnovato la loro fiducia.

In riferimento alle persone che collaborano con l’Associazione, il Consiglio Direttivo ha deciso di istituire un riconoscimento annuale a “colui” che si è distinto in modo particolare per dedizione e passione mostrate a favore della Sezione e della pesca in genere. Il candidato sarà scelto annualmente su proposta del Consiglio Direttivo.

La nostra forza è l’unità degli intenti e la passione che dedichiamo al nostro amato sport.

Grazie della vostra stima e collaborazione.

Il Presidente

Imerio Arzuffi