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Pesca ricreativa in mare: la posizione della Fipsas sul Testo unico per il settore Ittico

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Il 12 aprile scorso, si è svolta, alla Commissione Agricoltura, l’audizione informale delle associazioni della pesca ricreativa sul Testo Unico per il Settore Ittico, che, tra le altre cose, punta ad istituire una licenza di pesca a pagamento per la pratica in mare, ad un costo variabile tra i 10 e i 100 euro. All’audizione sono state invitate Arci Pesca Fisa, Enal Pesca e Fipsas che hanno esposto il loro punto di vista.

Per la Fipsas c’era il presidente Ugo Claudio Matteoli, che ha proseguito la battaglia della nostra Federazione, tra le più convincenti come mette in evidenza APNEA MAGAZINE CLICCA QUI

 ECCO IL COMUNICATO DELLA FIPSAS NAZIONALE A RIGUARDO

La FIPSAS continua con motivata energia la sua, la NOSTRA battaglia contro chiunque vorrebbe usarci come BANCOMAT per sovvenzionare la pesca professionale.

E’ infatti di questi ultimi giorni la notizia che il vecchio testo unificato, sepolto per molti mesi in qualche cassetto dopo la pesante bocciatura della Commissione Bilancio della Camera, sia stato riesumato e modificato (principalmente per venire incontro alle pressanti e animate proteste delle Marinerie d’Italia) da parte di alcuni parlamentari della XXIII Commissione Agricoltura.
Diciamo subito, e con grande forza, che se il vecchio testo era un obbrobrio, questo è ancora peggio. In altre parole si è riusciti nel difficile intento di rendere peggiore una cosa che, a nostro avviso, era già da rigettare. Una cosa vorremmo però che fosse a tutti chiara: non abbiamo niente da dire o da eccepire su gran parte della proposta, cioè sugli articoli che riguardano la pesca professionale. Pensiamo che siano sacrosanti e che vadano incontro alle giuste esigenze di quella categoria.
Invece, dove proprio non siamo d’accordo è che ci abbiano inseriti in una proposta di legge che non ci riguarda per niente, che non si occupa dei nostri problemi, che non parla di noi (vedi ad esempio l’articolo 11 del nuovo testo dove si stabilisce di inserire nelle commissioni di riserva delle aree marine protette uno stuolo di rappresentanti delle associazioni di pescatori professionisti e neanche uno dei pescatori ricreativi. Una follia!).

Guarda caso di noi però ci si ricorda in un paio di articoli (12 e 13) dove si cita l’istituzione della licenza di pesca in mare onerosa (che per cercare di raccattare un po’ più di soldi, nell’ultima stesura della proposta di legge è diventata non più di 10 e 20 euro, ma oscillante tra 10 a 100 euro) e la destinazione ai professionisti di gran parte dei fondi che ne deriverebbero e la revisione degli attrezzi utilizzabili dalla pesca ricreativa (tradotto: eliminazione di palangari e nasse).

Per il resto zero. Come dicevamo, ci hanno preso per un BANCOMAT. E non può essere certo il proposto 20% del ricavato dai proventi della licenza dedicato alla PROMOZIONE DELLA PESCA SPORTIVA a farci stare tranquilli. Che si vuol dire con questo termine generico di promozione? Chi gestisce questi fondi? Vanno nel calderone e vengono gestiti dal Ministero per cui alla pesca ricreativa alla fine non ritorna niente? Quali sono i progetti, le finalità, gli scopi?
NON E’ QUESTA LA STRADA! La FIPSAS chiede, con tutta la forza che 2 milioni di pescatori in Italia possono darle, di stralciare dal testo unificato tutti i riferimenti alla pesca sportivo-ricreativa trasformandolo in una legge soltanto per i professionisti che metta a posto il loro comparto e soddisfi le loro giuste esigenze.

Per quanto ci riguarda VOGLIAMO una legge per la sola pesca sportivo-ricreativa in mare. Siamo pronti a discutere di tutto, anche della licenza di pesca onerosa, ma avendo la DIGNITA’ di essere attori e non solo comprimari paganti!
Per questo negli ultimi giorni abbiamo incontrato il Sottosegretario del Ministero delle Politiche Agricole, On. Giuseppe Castiglione, e il Direttore della DG Pesca, Dott. Riccardo Rigillo. Per questo mercoledì 12 aprile abbiamo partecipato ad un audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati per sostenere in maniera energica le nostre posizioni e il nostro punto di vista sulla questione. Per questo chiediamo a tutti Voi di sostenerci in questa battaglia difficilissima e dagli esiti incerti. Non sappiamo se alla fine saremo in grado di raggiungere un risultato positivo, l’unica cosa di cui siamo certi è che ci stiamo impegnando con tutte le nostre forze per ottenere il massimo possibile e che non abbiamo alcuna intenzione di mollare di un centimetro e di indietreggiare.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti Voi. Ora più di sempre.

Il Presidente federale
Prof. Ugo Claudio Matteoli